CANADA: ITINERARIO

Agosto 11, 2022 | CANADA

Genova Aeroporto=> Aeroporto Francoforte=> Vancouver - Whistler - Joffre Lakes Park  
Wells Gray Provincial Park - Mount Robson Park - Jasper N.P. - Banff N.P. - Yoho N.P.
Waterton N.P. - Calgary=> Toronto - Niagara fall - Huntsville - Ottawa - Mont Tremblant N.P.
Montreal - Quebec City - Baie Saint Paul - Baie Sainte-Catherine - Tadoussac - Alma - Trois Rivières
Toronto - Aeroporto Montreal=>Genova Aeroporto


Distanza Percorsa:
oltre i 6000 Km e 3 aerei presi

Durata del viaggio: 34 giorni   
Itinerario Canada Occidentale
Itinerario Canada Orientale
Diverse le interpretazioni sull’origine del nome dello stato, c’é chi sostiene derivi dai primi esploratori spagnoli che cercavano il mitico Eldorado, ma trovandosi davanti solo immense distese boscose esclamarono: CA’ NADA “qui non c’é nulla, Recenti studi pare abbiano dimostrato l’errata interpretazione del vocabolo indiano “canada o canate” che significa comunità, villaggio o capanna, scambiato dagli esploratori quale il nome del luogo. Fu assunto nell’uso corrente nel 1791 sostituendo il vecchio termine “Nuova Francia” con il quale era solito indicare la provincia di Quebec ed Ontario.
Un viaggio on-the road lungo le strade canadesi non suscita nelle persone lo stesso entusiasmo od interesse di un viaggio simile sulle strade statunitensi, ed allora……….

PERCHE’ ANDARE IN CANADA?

Un viaggio come questo è assolutamente da consigliare a tutti gli amanti degli spazi aperti, coloro che amano passeggiare in solitudine lungo sentieri immersi in una natura travolgente a stretto contatto con una variegata fauna selvaggia. Nel corso del nostro viaggio abbiamo avuto la fortuna di avvistare svariati tipi di animali, dall’onnipresenti scoiattoli, ai maestosi cervi e poi daini, cerbiatti, alci, castori, le oche americane dal lungo collo nero, innumerevoli specie di uccelli, su tutti il simpaticissimo picchio, infaticabile lavoratore alla continua ricerca di larve ed insetti nascosti tra le cortecce degli alberi, il suono  incessante del picchiettare del suo il becco contro i tronchi sarà una piacevole costante durante le rilassanti passeggiate nei boschi canadesi, per finire al contatto ravvicinato con l’imponente orso bruno che tranquillamente gustava la delizia delle bacche presenti a bordo strada.
Le strade canadesi nulla hanno ad invidiare alle mitiche road americane, un viaggio itinerante  a queste latitudini vi farà immergere in paesaggi fatti di antiche foreste che nascondono laghi dalle tinte smeraldine, fiumi color del ghiaccio che precipitano in cascate impetuose, camminare lungo i suoi sentieri immersi in un ambiente incontaminato vi farà provare la sensazione di essere soli al mondo. In questo immenso paese secondo al mondo alla sola Russia per dimensioni, potrete gustare il piacere di percorrere una delle strade più fantastiche al mondo la Icefields Parkway (l’autostrada dei ghiacciai) che collegando il parco di Jasper a quello di Banff  lungo gli oltre suoi 200 chilometri vi farà immergere in un primordiale paesaggio fatto di nevi e ghiacciai perenni 

1797 Calamita 1

QUANDO ANDARE?     

In questo paese sorprendentemente vasto, che si estende dalle rive del Pacifico sulla costa ovest di Vancouver, fino ai litorali della parte orientale lambite dalle onde dell’oceano Atlantico, per spingersi a nord fino all’oceano Artico in un territorio sconfinato  ma sostanzialmente inaccessibile, rifugio dei grandi plantigradi, si inotra in queste lande deserte chi desidera spingersi fino all’Alaska, lo stato più inospitale e remoto degli Stati Uniti. Se non siete amanti delle discipline invernali per cui la stagione fredda può rappresentare un vero paradiso nelle località situate sulle Montagne Rocciose o a Whistler una tra le stazioni sciistiche più conosciute al mondo, meta di un turismo d’élite e del jet set internazionale, l’estate rappresenta la stagione migliore per visitare questa parte del paese dove tra il British Columbia e l’Alberta è situata una delle più alte concentrazioni al mondo di parchi naturali, dove la natura raggiunge il massimo della sua rappresentazione, prati fioriti, temperature miti che agevolano le attività all’aria aperta, fiumi rigonfi dallo scioglimento delle nevi che precipitano in cascate impetuose.  L’autunno è dedicato a tutti gli amanti del “foliage” i boschi assumono una cangiante varietà di colori, le giornate si presentano ancora miti ed il turismo si riduce considerevolmente quindi prezzi più abbordabili e maggiore possibilità di avvistamento animali. In negativo maggiore possibilità di andare incontro a giornate piovose, molti alberghi e negozi interrompono l’attività e nei parchi chiudono i Visitor Center diminuendo così l’accessibilità dei sentieri. La primavera rimane la stagione meno considerata dal turismo in quanto il lento scioglimento delle abbondanti precipitazioni nevose invernali rendono molte strade ancora impercorribili e le temperature rimangono ancora molto basse. Considerate che data la vastità del territorio la stagioni variano moltissimo a seconda della zona che decidiate di visitare.

DURATA DEL VIAGGIO

E’ evidente che maggiore sia il tempo che avrete a disposizione e maggiori saranno le cose a cui potrete dedicarvi, ma se avete a disposizione solo due settimane e desiderate entrate in contatto con la vita dei parchi vi consiglio di dedicare non meno di sette giorni alla visita del Parco di Jasper e a quello di Banff a cui potrete abbinare brevi incursioni ai vicini parchi di Yoho e Kootenay. Il resto del viaggio potrete dedicarlo alla scoperta della città di Vancouver e dei suoi dintorni. Se opterete per la parte orientale del paese da non perdere la città di Toronto in Ontario e le cascate più famose al mondo quelle del Niagara per poi spostarsi in Quebéc e visitare Quebéc City e Montreal per poi spingersi lungo le sponde del fiordo Saguenay fino a Tadoussac per andare a vedere le balene. 

ABBIGLIAMENTO

1792 Guide

Il solito dubbio amletico del viaggiatore cosa mettere in valigia? chiaramente la composizione dell’abbigliamento varierà a seconda dell’itinerario prescelto, se visiterete la zona delle Montagne Rocciose sarà necessario attrezzarsi con indumenti adatti per le attività all’aria aperta, sempre utile una giacca a vento magari quelle dette 100 gr molto versatili per repentini cambi climatici ma allo stesso tempo occuperanno poco spazio in valigia, accessorio fondamentale un buon scarponcino da trekking per affrontare in sicurezza le asperità dei sentieri montani, uno zaino in cui stivare il necessario per compiere il sentiero prescelto, da non dimenticare un buon paio di occhiali da sole ed un cappellino di lana. Vista l’alta presenza di laghi molti consigliano di non dimenticare una buona crema o uno spray  contro le zanzare, noi ne eravamo sprovvisti e in sincerità devo dire che se è vero che le zanzare ci sono, le stesse sono molto meno aggressive di quelle presenti nelle nostre città.  Un abbigliamento più formale vi sarà necessario solo se deciderete di dedicarvi alla visita delle città con relativa necessità di frequentare abitualmente ristoranti e locali. I frequentatori dei locali in montagna al termine del trekking giornaliero li troverete vestiti come voi. 

QUALE SOUVENIR PORTARSI A CASA

A parte le classiche calamite quale souvenir avrete in valigia al momento del rientro? certamente immancabile l’alimento nazionale per eccellenza ovvero lo sciroppo d’acero che troverete in vendita ovunque in bottiglie a forma di foglia d’acero, si ottiene bollendo la linfa dell’acero da zucchero e dell’acero nero. E’ il terzo dolcificante naturale meno calorico  superato solo dalla melassa e dalla stevia, possiede un alto contenuto di sali minerali, ottimo sulle crêpes o su i waffle.

1803-succo-dacero

altro souvenir che certamente porterete a casa sarà la classica campanella in vendita in tutti i Visitor Center, da appendere allo zaino per tenere lontani gli orsi.  
 1801-campanella       1793 Acero

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