DA JASPER A CANMORE
Agosto 20, 2022 | Rockies Mountains – Alberta – Canada – Decimo giorno

Risveglio nebbioso, questa mattina lasciamo il nostro alloggio per dirigerci verso il parco Nazionale di Banff, percorreremo per intero l’Highway 93 meglio conosciuta come l’Icefields Parkway, l’autostrada dei ghiacciai, una delle più spettacolari strade panoramiche del mondo. Questa autostrada montana lunga 232 km si snoda attraverso le cime frastagliate delle Montagne Rocciose. La strada è di per sè splendida spalanca di fronte ai vostri occhi foreste maestose, una successione di ghiacciai che sembra non finire mai e così vicini che pare di toccarli con un dito, fiumi impetuosi dalle acque color ghiaccio e laghi dai colori stupefacenti ed irreali. Un susseguirsi di panorami montani mozzafiato, il dominio della natura più selvaggia, maestosa ed imponente. I visitatori provenienti da tutto il mondo restano incantati davanti alle cime innevate, i laghi cristallini e i ghiacciai delle Montagne Rocciose.

Il nostro risveglio nebbioso

L’inizio dell’autostrada dei ghiacciai
L’Icefields Parkway è la strada più in quota e più spettacolare dell’intero Nord America, vi consentirà di arrivare più vicino alle frastagliate vette delle Rockies e una volta posteggiata l’auto proseguire a piedi su uno dei tanti sentieri che incontrerete lungo il vostro tragitto, vi sembrerà di raggiungere il tetto del mondo nel giro di appena qualche ora. I numerosi punti sosta sparsi lungo la via vi permetteranno di ammirare i laghi glaciali dai colori brillanti e le tumultuose cascate. A parte le numerose fermate per scattare innumerevoli fotografie la nostra prima sosta è presso le cascate Sunwapta. Sunwapta è una parola in lingua Stoney una tribù delle prime nazioni che sta a significare acqua turbolenta”. Il suo salto è di oltre diciotto metri e le due cascate sia quella superiore che quella inferiore sono alimentate dal ghiacciaio Athabasca, a causa del suo scioglimento l’acqua è appunto molto abbondante e turbolenta.



L’ Icefields Parkway unisce le città di Jasper nell’omonimo parco con la località di Lake Louise nel parco Nazionale di Banff, per percorrerla possono essere sufficienti poche ore, ma certamente l’ammirazione dello stupefacente panorama che vi circonda e le relative escursioni potrebbero portarvi a dedicarle anche svariati giorni. Gran parte del suo tragitto fu tracciato dalla popolazione autoctona e dai cacciatori di pellicce all’inizio del XIX secolo.

L’aspetto attuale è nato grazie ad un progetto sociale di lavoro per i disoccupati durante la depressione degli anni ’30. Progettata per il turismo fu inaugurata all’inizio degli anni ’60 e grazie alle numerose piazzole di sosta permette ai turisti di godersi il paesaggio. Ai giorni nostri infatti è percorsa quasi esclusivamente a scopo turistico. Molteplici le attrazioni che si incontrano percorrendola vediamole in successione.



TUTTE LE TAPPE DEL NOSTRO VIAGGIO
Athabasca Glacier
Il ghiacciaio Athabasca parte dal Columbia Icefield e arriva fin quasi alla strada di fronte all’Icefield Centre. Questo antico ghiacciaio a causa dei noti problemi di surriscaldamento del pianeta si sta progressivamente riducendo, dal 1844 l’Athabasca Glacier si è ritirato di oltre due chilometri. Fa una certa impressione vedere i vari segnali che segnano il limite raggiunto dal ghiacciaio in epoche precedenti.

A scelta può essere visitato a piedi o a bordo di appositi pullman. Nel primo caso arriverai comunque vicinissimo al ghiacciaio, dovrai incamminarti lungo il Forefield trail (1,8 km) e dopo imboccare il Toe of the Athabasca Glacier trail (1 km) e ti ritroverai all’estremità inferiore del ghiacciaio su un letto di pietre, eredità lasciata dal ghiacciaio mano a mano che si è ritirato. Non si potrà camminarci sopra ma la vista è assolutamente spettacolare. Nel secondo caso dovrai acquistare un tour guidato presso il Visitor Center salirai così a bordo degli Ice Explorer enormi veicoli progettati per i viaggi sul ghiaccio. Verrai depositato direttamente sul letto del ghiacciaio con la possibilità di camminarci sopra. Il costo di questa escursione non è inferiore ai 100 $. Prima di arrivare al visitor Center lungo la strada è visibile l’accesso ad un’altra attrazione denominata Glacier Skywalk una passerella in vetro a strapiombo sulla vallata. Al nostro passaggio risultava chiusa ma in ogni caso non mi è parsa molto attraente in quanto la vista del ghiacciaio rimane alquanto distante. Al termine dell’escursione ai piedi del ghiacciaio ci siamo ristorati con un caffè versione Starbucks al vicino centro visitatori.




La strada prosegue e raggiunge il suo punto più alto in prossimità di Bow summit (2068 metri) dove si innesta una strada laterale che conduce nel parking del lago Peyto, per raggiungere il punto panoramico sovrastante occorre seguire un breve sentiero in salita nel bosco e raggiungere il Bow Summit, una passerella in legno con vista imperdibile sul lago. Questo lago è famoso per la sua curiosa sagoma a forma di lupo e per l’incredibile colorazione delle sue acque, un azzurro fosforescente dovuto alla farina glaciale disciolta in esso dall’erosione delle rocce da parte dei ghiacciai.

Sulla sua superficie si specchiano alti picchi innevati. Da qui nelle giornate terse è possibile vedere il ghiacciaio Crowfoot, incredibile massa di ghiaccio sospesa su una rupe a forma di zampa di corvo. Il lago deve il suo nome a Bill Peyto, una delle prime guide della zona di Banff, che arrivò in questo luogo quando la Icefields Parkway fu aperta nel 1941.

Ci dirigiamo ora verso sud, pochi chilometri e ci ritroviamo sulle sponde del lago Bow, un piccolo lago glaciale nel cuore della Montagne Rocciose ad un’altitudine di 1920 metri, molto popolare per i visitatori del Parco Nazionale di Banff. Una breve passeggiata lungo il sentiero sulla riva del lago assicura fantastiche vedute sul ghiacciaio Crowfoot e Bow e del Wapta Icefield. Avremmo volentieri consumato un dolce nell’adiacente centro visitatori ma purtroppo alle quattro del pomeriggio era già chiuso.



Non ci resta che intraprendere la strada per Canmore per prendere possesso dell’alloggio che diventerà la nostra casa per le prossime quattro notti.
Da segnalare quanto ci è accaduto durante il tragitto due fatti che possono succedere solo in Canada e che ci hanno fatto vivere delle emozioni indimenticabili. Nel primo caso nel corso di un rallentamento mentre eravamo fermi, due auto davanti a noi una mamma orsa con i due piccoli ha lentamente attraversato la strada, purtroppo non siamo riusciti a documentarlo. Pochi chilometri dopo invece a bordo strada un bel esemplare di orso bruno che tranquillamente faceva incetta di bacche suo cibo preferito. Questa volta il tutto a pochi metri da noi e siamo riusciti a filmarlo.
Pernottamento: Canmore – Rundle Mountain Lodge – Bow Valley Trail
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