QUEBEC CITY – BAIE ST. PAUL

Settembre 07, 2022 | Baie St. Paul – Québec – CanadaVentottesimo giorno

Dopo una sostanziosa colazione, lasciamo il nostro alloggio e bastano una decina di minuti della superstrada 44 per arrivare al parco de la Chute de Montmorency, originate dal fiume omonimo che si getta nel San Lorenzo con un salto di 83 metri (una trentina in più delle cascate del Niagara).

La scenografica cascata è fruibile in diverse modalità, un ponte sospeso, una funivia e una serie di sentieri che si arrampicano su per le rupi circostanti. noi abbiamo posteggiato l’auto nel grande parking di fronte alle cascate, per poi proseguire per il trail che conduce alla base delle stesse, per imboccare poi l’irta scalinata composta da 487 gradini che mette a dura prova il fiato e le gambe di molti visitatori.

Dall’alto della cascata sostando sul ponte che l’attraversa e fermandosi a rimirare il paesaggio è possibile scorgere l’Ile de Orleans un’isola ricca e fertile ricoperta di fiori, campi di fragole e tenute agricole. Qui vi sono villaggi affascinanti che danno un’idea della tranquilla vita rurale del Québec.

Recuperata l’auto e superato il moderno ponte che attraversa il San Lorenzo proprio di fronte al parco della cascata eccoci in quel piccolo paradiso in terra che è l’isola d’Orleans.

In origine conosciuta con il nome di Ile de Bacchus (Isola di Bacco) per la produzione di ottimi vini, deve il suo nome a Jacques Cartier che le battezzò così in onore del duca francese, é oggi la culla di un’agricoltura sostenibile e biologica, e nonostante lo scorrere del tempo l’isola ha mantenuto il suo carattere rurale dove l’attività principale continua ad essere la pastorizia.

L’ isola inoltre ha saputo affermarsi come polo turistico e vede crescere ogni anno il numero dei visitatori amanti del buon cibo che frequentano i suoi laboratori-musei (économusées) per vedere all’opera gli operatori della terra e della gastronomia

L’isola è famosa in prevalenza per le sue produzioni di mele e patate e per la bellezza del paesaggio, una strada lunga 60 chilometri ne percorre l’intero perimetro fiancheggiando nel suo scorrere immensi campi coltivati, frutteti, campi di fragole, caseifici, mulini a vento, produttori di sidro e laboratori artigiani che si alternano a gallerie d’arte.

Numerosi a bordo strada i chioschi delle diverse aziende agricole che espongono i prodotti di loro produzione, negli incantevoli villaggi che si incontrano durante la visita è possibile ammirare pregevoli cottage in legno e e antiche case in pietra risalenti a tre secoli fa.


Passeggiando per le sue strade si ha proprio la sensazione di essere catapultati indietro nel tempo, un paesaggio agricolo di estrema bellezza, con campi coltivati a perdita d’occhio, villaggi da cartolina, animali al pascolo, e deliziose fattorie con l’immancabile fienile in legno che qui viene detto “burn”.

Delle numerose offerte gastronomiche dei svariati produttori non manchiamo di acquistare dell’ottima cioccolata, una confezioni maxi di patatine fritte che all’aspetto ricordano molto le patatine pai ma dal sapore inarrivabile. Ed ancora un pezzo di formaggio di capra che costa quanto una pepita d’oro ma veramente di un sapore ineguagliabile ed un maxi gelato alla vaniglia fatta con il latte di capra (slurp)

Terminiamo la nostra giornata presso il paesino di Baie-Sainte-Paul dove abbiamo prenotato un’alloggio per la notte, passeggiata notturna per le vie del paesino con sosta e cena presso la birreria artigianale Le Saint-Pub.

Pernottamento: Motel des Cascades – 907 Blv Mons. de Laval – Baie-St-Paul   

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